L’oro è un metallo molto prezioso che si trova in scarsa quantità sul pianeta. È proprio questa sua scarsità a renderlo così prezioso. Lo stesso vale per chi altri metalli come argento, platino, rame, stagno etc.: maggiore è la disponibilità, minore sarà il prezzo, tant’è vero che quando viene scoperta una nuova miniera il loro prezzo scende. L’oro da sempre è stato usato per creare gioielli e adornamenti fin dall’antichità più remote: aztechi ed egizi in primis. L’roro serviva per adornare gli esponenti più importanti della società, come i re e i sacerdoti. Nei secoli, l’oro distingueva le famiglie più potenti che ostentavano la loro ricchezza, e quindi il loro potere, tramite l’acquisto di gioielli e altri oggetti in oro. Oggi cesta usanza resta e l’oro è simbolo di ricchezza proprio perché lo è davvero. Gioielli in oro, infatti, rappresentano una grandissima opportunità di guadagno. Avere oggi dell’oro fisico, significa avere un bel guadagno in futuro poiché il valore dell’oro è in continua crescita e consente di salvarsi dal rischio di perdita finanziaria, anche sul mercato della borsa valori.
Le riserve nazionali di oro
Un tempo, la moneta (banconote comprese) in circolazione doveva corrispondere al valore di oro che una nazione aveva, cioè alla cosiddetta riserva aurea. Oggi non è più così ma molte Nazioni mondiali hanno ancora una riserva di oro fisico, rappresenta da lingotti in oro per potersi coprire da un eventuale perdita di valore della moneta nazionale. La riserva più famosa è quella degli Stati Uniti a Fort Knox, non solo per la sua grandezza ma anche per motivi storici. Si dice che parte dell’oro che si trova lì sia originario del regime fascista: gli americani mentre liberavano l’Europa hanno trovato dei depositi con lingotti in oro che sono stati portati in patria. Si tratta solo in una leggenda perché non è possibile verificarla e, anche fosse, i lingotti sarebbero stati rifusi per eliminare le tracce di questa appropriazione.