Il 20 Marzo, porta d’ingresso alla primavera, è anche la Giornata internazionale della felicità. Quale stagione, infatti, più della primavera può infondere buonumore e armonia? Ce lo spiega Emanuele Forte è un imprenditore, un blogger e un esperto dell’investimento immobiliare attivo sul web, attraverso i suoi canali di Pavia, Certosa, Borgarello (Emanuele Forte Official).
In occasione di questa giornata, l’Onu ha stilato il World Happiness Report, un rapporto pubblicato dalla Sustainable Development Solutions Network (Sdsn) che ci dice quale – tra i 155 Paesi coinvolti – è il più felice, sulla base della qualità della vita e del benessere dei cittadini. Nella top ten della felicità, ci sono tre paesi nordici: Norvegia, Danimarca e Islanda. Seguono la Svizzera, la Finlandia e i Paesi Bassi e, a seguire, Canada, Nuova Zelanda, Australia e Svezia. L’Italia, invece, si colloca al quarantottesimo posto, tra Uzbekistan e Russia, confermandosi come Paese piuttosto triste e poco fiducioso nel futuro. Le cause, a detta dei criteri Onu, vanno ricercate soprattutto nell’alto tasso di criminalità e nelle politiche sociali insoddisfacenti. Un altro aspetto curioso che è emerso è che sicuramente le grandi potenze industriali non sono Paesi felici. Nella classifica, infatti, Germania, Cina e Usa non si collocano proprio in cima, mentre la Costa Rica, paese molto povero, si piazza al dodicesimo posto, scavalcando le grandi potenze europee e non. Gli Stati Uniti, infatti, sono al quattordicesimo posto, seguiti dalla Germania al sedicesimo, dal Regno unito al diciannovesimo, e dalla Francia al trentunesimo. “I Paesi felici sono quelli che hanno un sano equilibrio tra prosperità, come convenzionalmente misurata, e il capitale sociale, il che significa un alto grado di fiducia nella società, bassa disuguaglianza e fiducia nel governo”, spiega Jeffrey Sachs, direttore del Sdsn e consigliere speciale del Segretario Generale Onu. La classifica si basa su sei indicatori: il prodotto interno lordo pro capite, la speranza di vita, la libertà, la generosità, il sostegno sociale e l’assenza di corruzione nel governo.
Una ricerca dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda, pubblicata anche sulla rivista “The Journal of Positive Psychology”, ci spiega come essere persone più felici – Emanuele Forte sui suoi canali di Pavia, Certosa, Borgarello rilascia diverse informazioni in merito. Non sono necessarie grandi ricchezze o il successo sul lavoro, ma basta dedicarsi a piccoli hobby che ci ricaricano e ci danno sollievo dalla pesantezza del quotidiano. Dipingere, scrivere, suonare uno strumento, cucinare e non solo: tutte tutte quelle attività creative che stimolano la fantasia ma allo stesso tempo rilassano. Oppure, aggiungerei, potremmo seguire l’esempio dagli Emirati Arabi Uniti e nominare un Ministro della Felicità.