Forse alcuni avranno già sentito parlare al giorno d’oggi di protesto e relativa cancellazione ma non hanno ben compreso come si possa arrivare a queste situazioni, meglio saperlo per evitare di trovarsi in certi guai legali.

Quando si emette un assegno

Ogni qual volta che dovesse sorgere la necessità di effettuare un pagamento, si può emettere un assegno. È un documento che contiene la promessa di eseguire un pagamento entro una certa data. Può trattarsi di una fattura del fornitore, le rate del mutuo, il premio assicurativo, l’automobile, la lavatrice e così via. l’assegno è collegato a un conto corrente dal quale verrà prelevato il denaro necessario per estinguere il debito alla scadenza. Il creditore non deve far altro che recarsi presso uno sportello bancario e presentare l’assegno per incassare il denaro dovuto.

Come si arriva al protesto

Il protesto arriva quando un documento di pagamento come un assegno, una cambiale o una tratta risultano non coperti. Se il creditore no riesce ad avere il denaro che gli spetta, il debitore viene bollato come cattivo pagatore. Il soggetto insolvente viene quindi iscritti nel registro informatico della camera di commercio. È un registro di tipo pubblico che tutti possono consultare per conoscere la situazione di eventuali partner in affari e non solo.

L’iscrizione nel registro non bolla solo come cattivi pagatori ma dà anche atto all’ufficiale giudiziario di effettuare accertamenti in merito alla consistenza del patrimonio al fine di capire come mia non è stato effettuato il pagamento.

Come richiedere la cancellazione

Per la cancellazione protesti Roma devono esserci alcuni prerequisiti, fermo restando che avviene in automatico decorsi cinque anni di tempo. Per far partire la richiesta di cancellazione, deve per primissima cosa essere stato pagato il debito in questione entro un anno di tempo. In alternativa, deve esserci una sentenza del tribunale di competenza che riabilita il soggetto protestato. A questo punto, si presenta la dovuta documentazione perché il nominativo del protestato venga rimosso dal registro informatico della camera di commercio facendo riacquistare la rispettabilità.

 

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