Insieme alle elezioni politiche per il Parlamento nazionale, gli elettori laziali e della Lombardia dovranno scegliere anche i loro rappresentanti in Regione. Con le schede di colore verde gli elettori avranno qui la possibilità di eleggere il Presidente della Regione e i membri del Consiglio regionale. Le elezioni, in sostanza, rinnoveranno la maggioranza delle elezioni 2013. Consiglio e Presidente di Regione sono eletti contestualmente con suffragio universale e diretto, attribuito alla lista provinciale, al candidato o in un voto disgiunto della lista prescelta e del candidato presidente. L’eletto Presidente sarà la persona che otterrà il maggior numero di voti validi, senza ballottaggio. Il consigliere candidato non eletto con il maggior numero di consensi entrerà comunque automaticamente fra i consiglieri regionali.
Cosa dicono i primi sondaggi?
I sondaggi fatti sugli elettori in Lombardia e in Lazio danno esiti totalmente opposti nelle due regioni. Infatti, in Lombardia sembra avere più consensi l’esponente della coalizione di centrodestra Fontana (41% dei voti). I simpatizzanti per questo ramo politico, tuttavia, speravano probabilmente in Maroni, che però ha rinunciato a ricandidarsi. La partita quindi è tutt’altro che giocata. Per il centrosinistra c’è, infatti, Gori sostenuto dalla coalizione e che rincorre il rivale della Lega poco distante, con un 36%.
Nella regione Lazio i sondaggi vedono la preferenza orientata invece a sinistra, con il candidato e governatore Zingaretti (31%). Se in Lombardia il Movimento 5 Stelle con Dario Violi (16%), sembra avere la metà dei consensi del centrodestra e del centrosinistra, in Lazio gli elettori sembrano vedere i pentastellati con occhio più favorevole. Infatti, la candidata Lombardi (29%) non è poi così distante dal prediletto Zingaretti. Parisi del centrodestra segue con un 22% di preferenze, che però una settimana prima erano un 25%, questa coalizione quindi invece che guadagnare consensi li sta perdendo.
Quali saranno i risultati delle elezioni regionali?
Sul territorio italiano gli equilibri sono sempre stati diversi e a quanto pare la tendenza sui risultati delle elezioni regionali potrebbe essere la stessa anche per questo 2018. Nel Lazio ha sempre prevalso l’orientamento di sinistra, anche se oggi la coalizione si presenta al suo interno tutt’altro che compatta e unita ed è probabilmente per questo motivo che il M5S riscuote qui una così alta percentuale di consensi. Dire tuttavia che questi possano essere sufficienti a mettere la regione in mano ai pentastellati è un azzardo. A guardare inoltre il generale favore per il centrodestra nelle elezioni politiche nazionali, non è detto che i risultati dei sondaggi si ribaltino nelle ultime settimane. A guardare i sondaggi, infatti, negli ultimi giorni i consensi sono scesi per Zingaretti e saliti per Parisi, di poco, è vero, ma comunque è un trend che di certo fa riflettere.
In Lombardia il centrodestra e il centrosinistra hanno più o meno la stessa percentuale di precedenze, con un leggero vantaggio dei primi. I più ritengono che questi avranno la meglio poiché se la percentuale di consensi per il centrodestra è andata salendo, per il centrosinistra è andata invece scendendo nelle ultime due settimane. Per questo motivo, se il trend resta lo stesso, è probabile che il divario di voti aumenti. Il M5S, invece, resta un po’ troppo lontano e quindi parrebbe evidente non avere i numeri sufficienti per prevalere.