Uno degli stili che oggi va per la maggiore per realizzare tattoo è quello giapponese. Se anche tu nei già sentito molto parlare e hai una mezza idea di fare un tatto in stile giappo, allora leggi di seguito per saperne di più.

Come è nato

Il tatuaggio nell’antico Giappone veniva usato per marchiare i criminali. Chi aveva subito una condanna per qualche tipo di reato, portava un tattoo in maniera che le persone lo potessero riconosce e allontanarlo. Ci sono tutt’oggi persone molto anziane che non vedono di buon occhio chi porta un tatuaggio per questo motivo. Con il passare dlele epoche il tattoo è rimasto il simbolo della gente malfamata: prostitute e mafiosi. I capi della Yakuza, la mafia giapponese, ne fecero però un’arte facendosi tatuare dai migliori maestri. Le bellissime opere potevano anche ricoprire tutto il corpo. La bellezza dei designi sdoganò il tattoo e anche le persone delle altre classi sociali iniziarono a farsi tatuare.

Le caratteristiche

Oggi il tatto giapponese è diverso soprattutto perché si usa la macchinetta e non più lo strumento tradizionale, anche se in Giappone ancora qualche maestro lo usa. Quando si parla di tattoo giapponesi si fa riferimento a uno stile ben preciso. Le caratteristiche di questo stile sono i bordi neri e i colori piatti senza sfumature. Il tatuaggio giapponese può essere inizialmente piccolo e poi venir ingrandito nel tempo aggiungendo sempre ulteriori elementi fino a ricoprire l’intero corpo.

I temi frequenti

Essendo uno stile molto tradizionale è facile che vengano rappresentati degli elementi che si rifanno propria a questa tradizione. Sono presso elementi naturali come fiori (ciliegio, loto, peonie), animali (carpe, leoni, draghi) e la natura in generale come onde, nuvole e montagne. Quando si pensa ai tatuaggi giapponesi si deve un po’ pensare allo stile dell’artista Hokusai che ha realizzato diverse opere, tra cui la famosissima e iconica onda. Lo stile dei tattoo è simile, anche se ci sono interpretazioni più moderne.

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